Neurologia Napoli
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Cannabinoidi

L’Istituto Neurodiagnostico Vaia è il primo centro convenzionato in Campania ad adottare per la cura delle patologie Neurologiche, Neurodegenerative e Psichiche la terapia con i cannabinoidi

La Cannabis ad uso medicinale è costituita dalle infiorescenze femminili essiccate della pianta Cannabis sativa. La Cannabis contiene una particolare classe di principi attivi chiamati cannabinoidi di cui i più studiati sono il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD). La Cannabis medicinale o terapeutica, per essere chiamata tale, è sottoposta a rigidi controlli e costretta a rispettare determinati standard prima di essere immessa sul mercato dei prodotti terapeutici.

Da decenni le scienze riconoscono  gli effetti positivi dei cannabinoidi per la terapia del dolore.

Quali sono i vantaggi dell’uso della cannabis nella terapia neruologica?

La terapia con cannabinoidi può intervenire rallentando la progressione della malattia, migliorando lo stato cognitivo, la motricità e l’equilibrio, controllando dolore e infiammazione quando presenti nel quadro clinico. THC e CBD possono essere utilizzati in medicina in relazione a malattie neurodegenerative, metaboliche, tumorali, nel dolore cronico e in molte altre patologie.

Quali sono le patologie neurologiche, neurodegenerative e psichiche trattabili con efficacia grazie alla terapia integrativa a base di cannabinoidi?

Morbo di Alzheimer: Il Morbo di Alzheimer, come tutte le patologie a sfondo degenerativo, rappresenta una condizione molto complessa sia per il singolo paziente, sia per i familiari che lo accudisconoNelle fasi più avanzate il malato può essere davvero molto difficile da gestire, soprattutto se assume atteggiamenti aggressivi e di agitazione psicomotoria.

L’inserimento della cannabis terapeutica in questo contesto si pone l’obiettivo di contenere lo stato di agitazione, migliorare il sonno,  stimolare l’appetito e migliorare l’equilibrio.

Parkinson: Il Parkinson, come altre patologie neurodegenerative, è caratterizzato da una progressiva perdita della funzionalità neuronale. Tra i principali fattori che ne favoriscono l’insorgenza troviamo: l’infiammazione, la risposta immunitaria e lo stress ossidativo. Proprio per questo motivo, la Cannabis e i cannabinoidi trovano il loro razionale. Infatti, sono note le proprietà antiinfiammatorie ed antiossidanti del THC e del CBD che sono in grado di andare ad agire da neuroprotettori a livello del SNC oltre che a contenere lo stato di agitazione, migliorare il sonno, stimolare l’appetito e migliorare l’equilibrio.

Cefalea: È una patologia spesso sottovalutata e trascurata, le forme più note sono l’emicrania e la cefalea di tipo tensivo, mentre tra quelle meno frequenti si identificano la cefalea a grappolo, la cefalea cronica e la nevralgia del trigemino.  La terapia con cannabinoidi può essere un buon alleato nella gestione degli episodi di cefalea o emicrania, potendosi affiancare alle terapie già presenti e potendo intervenire sia nelle acuzie, soprattutto con i preparati per via inalatoria, sia nel cronico a scopo preventivo, specie nei casi a origine nevralgica o tensiva.

Epilessia: L’epilessia si manifesta attraverso delle crisi convulsive con intensità e durata differente, la cui causa scatenante non è sempre nota. La condizione interessa il sistema nervoso centrale, dove i neuroni manifestano un’attività anomala ed eccessiva. La loro alterata funzionalità determina anche una serie di reazioni che possono condurre alla perdita di coscienza. Il trattamento prevede l’assunzione di medicinali anti-epilettici, spesso con il supporto di una dieta specifica. In rari casi nei quali i farmaci risultano inefficaci, viene presa in considerazione l’alternativa della chirurgia. Per quanto riguarda l’uso della cannabis terapeutica nel trattamento dell’epilessia, è ormai noto il ruolo del CBD nel ridurre la frequenza e l’intensità delle crisi comiziali.

Neuropatia diabetica: La neuropatia diabetica si concentra sui nervi incidendo sulle capacità di movimento e sulla fluidità degli spostamenti, causando dolore, spasmi, intorpidimento, formicolio e piccole scariche elettriche. Ma anche bruciore e prurito, dolorabilità generale, fitte lancinanti superficiali alle dita, sudorazione, sensazione di freddo o gelo, alternato con caldo eccessivo e gonfiore. La terapia con cannabinoidi trova spazio nel trattamento della neuropatia diabetica per il suo effetto antalgico sul dolore neuropatico, soprattutto dovuto al THC, e per gli effetti ipoglicemizzanti, immunomodulatori e antinfiammatori del CBD. Nei pazienti con questa patologia il quadro clinico è spesso molto complesso e spesso trattato con più farmaci. L’affiancamento di una terapia a base di cannabinoidi non porta a gravi interazioni, che sono soprattutto dose dipendenti, e potrebbe aiutare nel ridurre il dosaggio di altri farmaci presenti in terapia (insulina, ipoglicemizzanti, farmaci per la pressione, antidepressivi) riducendo il complessivo rischio di effetti collaterali.

Disturbi della psiche

Agorafobia: è una condizione che spesso emerge in seconda battuta, come conseguenza degli stati d’ansia e le relative crisi di panico. Il paziente tende a non frequentare luoghi che potrebbero incidere sulla sua serenità, spazi che considera terrorizzanti, fino a rifiutarsi di uscire. Si tratta di una condizione ansiogena estremamente debilitante che con il passare degli anni, spinge il soggetto a imporre sempre più limiti e a peggiorare la sua qualità di vita.

Come può aiutare la cannabis medica?

Le procedure di psicoterapia vanno affiancate ad un percorso farmacologico indicato a ridurre la depressione e gli stati ossessivi. I pazienti possono trovare beneficio soprattutto con preparati a base di CBD, di cui è conosciuto l’importante effetto antipsicotico, come anche la THC che agisce sulla tensione emotiva e lo stato di agitazione. Quest’ultimo può essere utilizzato a fabbisogno per via inalatoria quando si può prevedere di dover affrontare un evento che genera ansia.

Ansia e Depressione:

Sebbene clinicamente diverse, ansia e depressione possono presentare alcuni punti in comune.

Entrambe possono colpire uomini e donne di ogni età, sia in contemporanea che indipendentemente, andando ad intaccare l’equilibrio psicofisico  dell’individuo.

La Cannabis medica anche in questi casi si rivela un aiuto concreto

I pazienti possono trovare beneficio sia con preparati a base di THC, che agisce sulla tensione emotiva e sullo stato di agitazione. Anche nelle forme depressive, l’effetto attivante del THC che lavora al tempo stesso sull’ansia, può determinare grande beneficio. Tali tipo di patologie e cure farmacologiche vanno sempre affiancate ad un percorso di psicoterapia.

Insonnia: L’insonnia è un disturbo legato al sonno che impedisce un corretto e adeguato riposo.